Bad bad mood

Posted by Miss Cici on lunedì 21 novembre 2011. Filed under:
7 Comments


Oggi sono di pessimo umore.
Non c'è un motivo preciso; ce ne sono mille, nessuno particolarmente speciale, ma tutti allo stesso modo fastidiosi. Come tante punturine di invisibili vespe.
Come un'orticaria senza, però, aver mangiato fragole.


Il cielo è grigio e gli alberi stanno perdendo le loro foglie dorate.
Stamattina non sapevo come vestirmi e, ovviamente, alla fine mi sono vestita male.
Stasera ho una festa e dovrò andar vestita in un modo che non mi piace affatto.
Vorrei sentirmi come Louise Roe e, invece, mi sento come Ozzy Osbourne.

Ho lasciato a casa la mia agenda, ho realizzato che i miei stivali avrebbero bisogno di una passata di lucido che non ho, su Facebook una persona ha accettato una richiesta di amicizia che io non gli ho mai inviato.

Quando esco dall'ufficio andrò a comprare "500 days of summer" e so che non lo troverò.
E l'ultimo numero di Lula, che andrò a cercare poco prima, sarà ormai finito da millenni.
Infine, andrò a fare un aperitivo dove il 90% del menù sarà composto da piatti a base di carne che io non potrò mangiare e così, più nera di come mi son svegliata, andrò a dormire affamata, alticcia, abbracciata al mio pipistrello.
Perché a differenza di Ozzy Osbourne io non mangio carne. Neanche quella di pipistrello.


(... e se ve lo state chiedendo, si, ho davvero un pipistrello di peluche che dorme con me. Si chiama Vlad. Quale originalità.)

7 things about me

Posted by Miss Cici on giovedì 10 novembre 2011. Filed under:
11 Comments

Con un po' di ritardo raccolgo il testimone passatomi dal blog "Diario di un'ex stacanovista" (nome meraviglioso), che mi invita a raccontarvi 7 cose che non sapete di me.
Davvero una bella sfida, dato che in questi 2 anni vi ho raccontato tutto o quasi.
Onde evitare ripetizioni, sono anche andata a rileggermi i due post precedenti in cui vi ho propinato informazioni non richieste sulla sottoscritta (qualora vi dovesse venire un'insana curiosità, o vogliate controllare che io non stia barando e non mi ripeta, li trovate qui e qui).

1. Adoro le tazze.
Ne possiedo un centinaio, disseminate tra Pescara e Torino.


2. Mi piacciono le boules de neige.
Ho iniziato a collezionarle da quando mi sono trasferita a Torino.
Ho deciso che il mio vagabondare per il mondo sarà d'ora in avanti testimoniato dalle boules de neige che comprerò qua e là. E pazienza se sono un po' kitch.


3. Mi piacciono i ragazzi con gli occhiali.
E in effetti, il mio primo fidanzatino aveva gli occhiali.
Tutti gli altri, purtroppo, no.


4. Mi piacciono i Beatles.
Mi fanno pensare a mia mamma, a mia mamma da giovane che li ascolta, a me da bambina che li ascolto. Mi mettono di buon umore.


5. I miei capelli: la saga continua...
Li ho tagliati ulteriormente e ora sono finalmente, esattamente, così:


6. Sono pigra.
Ma non una pigra normale; sono la più pigra del mondo. Ma solo se si tratta di sport.
Preferirei spalare letame sotto il sole cocente, o asfaltare una strada sotto la pioggia battente, piuttosto che trascorrere un'ora in palestra. E poi trovo gli spogliatoi delle palestra dei posti terrificanti.


7. Plain Jane.
Sono una fan sfegatata di questa trasmissione di MTV (la potete vedere sul sito).
Louise Roe, la conduttrice, si veste in maniera incantevole (dice di ispirarsi agli anni '70), e mi sono sempre divertita ad assistere alle trasformazioni dei "Brutti Anatroccoli" in "Cigni Bianchi".


Il libro del mese: Ottobre

Posted by Miss Cici on martedì 8 novembre 2011. Filed under:
2 Comments



Dieci donne, Marcela Serrano
Solitamente non amo la letteratura sudamericana.
Eppure ho letto questo libro tutto d'un fiato e con piacere, perché è stato il dono di un'amica che sta attraversando un momento molto difficile della sua vita: la perdita di sua madre, una donna eccezionale che ho molto amato e di cui ogni giorno sentiamo tutti la mancanza.
Quando perdi la mamma non smetti di diventare una figlia, lo diventi ancor di più.
Nonostante tu sia madre a tua volta, e moglie, e sorella, e nipote, mai come in quel momento sei una figlia che ha bisogno della mamma.
"Dieci donne" è un romanzo corale in cui le 10 protagoniste raccontano le loro storie, diverse le une dalle altre, tranne per il fatto che sono tutte storie di donne e di tutti i mondi, diversi, che sanno e possono essere: figlie, madri, mogli, amanti, sorelle, nipoti...

Le domande di Brian, David Nicholls
David Nicholls è di recente sulla bocca di tutti per il suo best seller "Un giorno", entrato a gamba tesa nella lista dei miei libri preferiti.
Pochi conoscono il suo romanzo di esordio.
Peccato, perché è un libro divertentissimo, tenero, che si legge tutto d'un fiato.
E' la storia di Brian e del suo primo anno all'Università.
E' la storia di un ragazzino, impacciato e insicuro, convinto che varcare le soglie del college lo renderà un uomo, uno di quelli carismatici che si innamorano di belle donne, sorseggiando vino rosso, ascoltando musica francese e leggendo poesie ispirate.
Scoprirà a sue spese, in modo molto divertente, che non potrebbe essere più lontano dal vero...

PopCo, Scarlett Thomas
Bellissimo!
Scarlett Thomas è geniale.
Il suo libro non è affatto semplice, richiede tutta la nostra attenzione, ma la ripaga tutta e bene.
Le grandi multinazionali sono il "Deus ex machina" dei giorni nostri.
Esse ci osservano, ci analizzano, muovono i fili delle nostre vite come fossimo marionette.
Loro ci inducono a desiderare cose che altrimenti non degneremmo della nostra attenzione; ci fan sentire bisogni che non abbiamo.
Si spingono fino al punto di darci una personalità. Io sono questo tipo di persona perché acquisto il tal prodotto, e lo acquisto affinché il prossimo sappia che persona sono.
Storia vecchia, no?
Alzi la mano chi non ha mai sentito questo discorso.
E la alzi colui che, dopo averlo ascoltato, abbia bandito dalle proprie vite i prodotti delle multinazionali incriminate.
Personalmente ho accarezzato l'idea, ma poi sono stata una creatura debole e ho ceduto ai bisogni che non ho.
Il romanzo di Scarlett, pur affrontando l'annosa questione, lo fa in maniera originale.
Qui la lotta contro l'egemonia del "Logo" è resa più gustosa e intrigante da elementi degni di un giallo di Conan Doyle: enigmi, codici, criptografi e, cilegina sulla torta, una mappa e un tesoro.
Il libro è talmente coinvolgente che gli perdoniamo se ogni ci fa la morale.
E se il finale, come al solito, è un po' avvolto nelle nebbie...

Apro una piccola parentesi: se state accarezzando l'idea di diventare vegetariani o addirittura vegani, leggete questo libro e capirete perché state facendo la scelta giusta.