Il libro del mese: Giugno

Posted by Miss Cici on mercoledì 11 luglio 2012.
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Ci vogliono le palle per essere donna, Caitlin Moran
"Già." direte voi. Bella scoperta.
E penserete, dunque, di esser di fronte all'ennesimo libro PER le donne, di quelli che decidiamo di leggere in cerca di qualcuno che ci dia ragione almeno tra le pagine di un libro. Di quelli che compriamo, ma un po' ce ne vergognamo.
Non sono solita leggere questi libri. Non comprerei mai "Le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte". Mi vergognerei a entrare in libreria e acquistarne uno.
Ed è per questo che il libro in questione non l'ho comprato, ma l'ho scambiato con un altro libro, in quel bellissimo "mercatino dei libri" che è Anobii.
Dopo la seconda pagina ho capito che mi sbagliavo.
Alla terza, quando ormai non trattenevo più le risate, ho capito perché questo libro è diventato un best seller in Inghilterra.
Non è un manuale di autostima per donne sole e un po' frustrate, che leggono ascoltando "All by myself".
E' l'autobiografia di Caitlin Moran, irriverente giornalista inglese, nata in una povera e numerosa famiglia di Brighton, autodidatta, giornalista a soli 16 anni del "Melody Maker", il più antico settimanale musicale del mondo, oggi scrive per il "Times", è conduttrice televisiva, critica musicale e ora scrittrice. Una che è stata con Lady Gaga in un club clandestino di Berlino (con la Germanotta in calze a rete e mantello McQueen), una che ha versato un coca&rum su Graham Coxon dei Blur. Ma anche una che si è sentita chiedere dal ragazzo che le piaceva se al liceo la soprannominavano "cicciona", o che era costretta a indossare la biancheria intima smessa dalla madre, stinta e dagli elastici penduli. Una che è una femminista. E che in un'intervista a "Io Donna" descrive così l'essere femministe: "Essere femministe oggi non vuol dire nient'altro che essere se stesse: buone o cattive, timide o presuntuose, sciatte oppure pignole all'esasperazione. Esattamente come gli uomini. O Madonna."
Chapeau. 

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson
Il centenario che salta dalla finestra e fugge, nel giorno del suo centesimo compleanno, dall'ospizio in cui è destinato a trascorrere gli ultimi anni della sua vita, è una sorta di Forrest Gump attempato.
Uno che sembrava lo scemo del villaggio ma, per una serie di curiose coincidenze, s'è ritrovato a bere rum con Truman, a chiaccherare con Mao, a cena con Stalin...
Uno che sembrava scemo, ma scemo non è.
E nemmeno tanto ingenuo.
E allora che razza di Forrest Gump è?
Per un attimo ci avevamo creduto, ma poi la "sòla" è stata scoperta.
Che delusione.