MDNA Tour: if you a problem I don't give a...

Posted by Miss Cici on mercoledì 20 giugno 2012. Filed under: , , , ,
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Giovedì 14 giugno ho assistito all'ultima impresa di Madame Ciccone: l'MDNA Tour.
Avevo deciso che non avrei scritto un post in merito,perché non volevo tediarvi sdilinquendomi come solo una fan adorante, cresciuta negli anni '80, può fare.
La mia ammirazione l'ho espressa tutta sotto palco giovedì sera.
Dirò solo che quella sera, quando sono tornata a casa, le ero grata per quel che mi aveva regalato.

Da quel giovedì sera, però, tutti non fanno altro che spaccarmi i cosiddetti maroni.
Devono avermi scambiato per l'Ufficio Stampa di Madonna.
Negli ultimi giorni sembra che non abbiano altro da dirmi se non:
"La Vecchia è troppo vecchia per dimenarsi su un palco. Dovrebbe reinventarsi e fare dischi sobri."
"E' un baraccone. Ormai è a un passo da Cher."
"E' la solita stronza. Esce in ritardo sul palco e noi tutti lì ad aspettarla."
"Hai letto cosa ha scritto Selvaggia Lucarelli? L'ha paragonata a Sara Tommasi."
"Ormai è morta. Dovrebbe andare in pensione e lasciare spazio a Lady Gaga."
A queste provocazioni, neanche fossi la sorella di Madonna, risponderò qui e per sempre.

Punto primo
Se io sapessi dimenarmi un decimo di quanto si dimena lei, credo che non perderei occasione per farlo. Salirei su qualunque oggetto "palcoforme" mi si parasse davanti. Dal palchetto scalcagnato della Sagra della Porchetta di Ariccia, alla scrivania dell'ufficio, fino alla sedia della mia cucina.

E siate un po' onesti: quante gliene direste se pubblicasse un disco sobrio?
Quanto verrebbe sbeffeggiata, da voi per primi, nel suo patetico tentativo di reinventarsi come "la nuova Carla Bruni", tutta voce sussurrata e ballerine Repetto?
Davvero volete vedere Madonna in twin-set e filo di perle? Davvero vi piacerebbe acchittata come una Bree Van de Kamp qualunque? 
E magari tra qualche anno, perché no, Marilyn Manson in Lacoste e mocassini con le nappine.
Un po' di onestà, per favore.

Punto secondo
Cher merita tutto il mio e il vostro rispetto. Non è un baraccone, come non lo è Madonna.
Ha recitato egregiamente in "Sirene", uno dei miei film preferiti, e cantato una delle più belle canzoni degli ultimi 40 anni: "Bang Bang (my baby shot me down)".
Il fatto che la chirurgia plastica le abbia preso la mano, non sminuisce la sua bravura e non può e non deve cancellare quello che quest'artista ha creato e il segno che ha lasciato.
Ognuno con la sua faccia fa quel che vuole.
Io non lo farei, ma sono certa che Cher non farebbe molte cose che io, invece, ho fatto, come andare in giro con le magliette di Emily The Strange o indossare delle Adidas blu puffo con fuseaux e scaldamuscoli.
E sarebbe ora che tra noi donne si esprima un po' di empatia e solidarietà.
Non è possibile che siam proprio noi le prime a puntarci il dito contro, shignazzando e perculandoci.
Sono proprio questi sorrisetti, questi commentini inaciditi su rughe e botox a indurre le nostre colleghe, sorelle, compagne, chiamatele come volete, a non accettare le prime e ad abusare del secondo. I baracconi siamo noi a crearli. Smettiamola, per favore.

Punto terzo
Il sole a Milano, nel mese di Giugno, tramonta intorno alle 21:20, e se non mi credete andate pure a controllare su internet.
Davvero pensavate che avrebbe fatto un concerto alla luce del sole? Così tutti gli effetti speciali si sarebbero andati a far benedire e sui maxi schermi non si sarebbe visto un accidenti di niente?
Volevate vedere uno show di Madonna o prendere un aperitivo con lei?
Sul biglietto era scritto "Inizio concerto ore 20:00", è vero. E alle ore 20:00 il concerto è iniziato con il dj di supporto, come sempre è stato.
E ditemi una cosa: se ci fosse stato scritto "Inizio concerto ore 22:00", vi sareste presentati alle 21:45, dopo aver cenato con tutto comodo? Io mi sarei presentata comunque alle 17:00, digiuna e boccheggiante per il caldo. E se non avete il fisico per questo, mi spiace, ma avete sbagliato concerto.

Punto quarto
Selvaggia Lucarelli...
Ah bè, se lo dice lei...

Punto quinto: Lady Gaga
Io credo che Lady Gaga sia una grande artista.
Io credo che il Monster Ball Tour del 2010 sia stato un grande spettacolo. C'ero e ho molto, molto apprezzato.
Io credo che Lady Gaga sia tecnicamente più brava di Madonna.
Ma soprattutto credo che Lady Gaga non sarebbe mai stata Lady Gaga se, prima di lei, Madonna non fosse stata Madonna.



Chiaro, no?

E, si è vero, Lady Gaga si fa portatrice di un concetto molto bello.
I suoi "Little Monsters" se li coccola ben bene.
E, che si sappia, io al suo concerto avevo la zampina da "Little Monster" ben alzata in aria. Perché sono stata, e un po' lo sono ancora, una Sfigata di quelle epiche. 
E voglio credere che lei sia sincera quando dice che ci ha tanto a cuore e che ci capisce e che è una di noi.
E non voglio pensare che sia un atto di ruffianeria, un'abile mossa di marketing.
Quella del marketing è Madonna, giusto? Ne siete tutti ferocemente convinti.
Gaga canta col cuore. Madonna canta per soldi.
Io la zampina da Little Monster sul fuoco non la metto.

Veronica Ciccone, algida e robotica, è quell' infame che ha dimenticato quando era un'italo americana cicciottella, con i sopracciglioni, povera in canna.
Ma se fosse che, invece, se lo ricorda fin troppo bene ed è per questo che si ammazza in palestra e non vuole mollare quel palco?
E se fosse che anche lei, come noi e Lady Gaga, si è sentita una Sfigata, ha i suoi mostri nel cervello, e quella corazza - firmata Jean Paul Gautier - fosse il suo modo per sconfiggerli?
E se fosse che anche lei è umana?
Perché non possiamo concederle di esserlo?
Perché quando lo fa, quando ha una caduta di stile mostrando un seno in pubblico, quando si fidanza con un ventenne, quando eccede con il botox, come tante donne di 50 anni, non ci piace più?
Quello che ci piace di Lady Gaga, quello che la rende migliore di Madonna, non è proprio la sua umanità?

E' proprio vero: quando hai abituato troppo bene il prossimo, quando hai sfiorato la perfezione, non ti si perdona nulla.
E allora scusaci, Mad. E' solo che ti vogliamo troppo bene per vederti sbagliare. La verità è forse questa.

Sappi, però, che io continuerò a esserti grata, e non solo per il grande spettacolo di giovedì scorso.
Ti sono grata per tutte le volte che mi hai fatto ballare, sotto un palco a 20 anni e nella mia cameretta a 8.
Ti sono grata per tutte le volte che mi hai fatto compagnia.
Per avermi fatto imparare un po' di inglese pur di riuscire a cantare "Live to tell" insieme alla cassetta che girava nel registratore.
Ti sono grata perché "Holiday" è stata il tormentone di un'incredibile vacanza a Dublino e ci ha regalato tante risate.
Grata perché quando ascolto "Like a prayer" mi si gonfia il cuore, e quando canticchio "Vogue" mi sento un po' più figa.
Perché quando guardo e riguardo "Cercasi Susan disperatamente" e poi il video di "Gimme all your luvin'" penso a quanto sia potente la nostra forza di volontà, a quanto possiamo davvero fare se solo la sapessimo usare. E mi torna la speranza che qualcosa di buono, forse, se ci credo, potrò farlo anche io.
Grazie, Mad.
Al prossimo concerto. Tu avrai 60 anni e io 40, e saremo ancora lì tutte e due a saltare.
E se li facciamo ridere... I don't give A...