Il libro del mese: Novembre
Posted by Miss Cici on martedì 30 novembre 2010. Filed under: Libri, lifeQuesto mese la scelta del vincitore sarà davvero semplice, dal momento che ho un solo libro da segnalarvi.
Questo libro, però, avrebbe certamente vinto anche se lo avessi letto insieme ad altri 10.
Questo libro, infatti, potrebbe quasi aggiudicarsi "l'ambito" titolo di "Libro dell'anno".
Il capolavoro in questione è "Un giorno" di David Nicholls.
Mi è stato regalato da mia madre dopo aver letto recensioni entusiaste di Nick Hornby e Jonathan Coe che, come sapete, sono i miei "scrittori del cuore".
Sapete anche che sono più brava a criticare i libri che a far loro complimenti.
Forse perché quando un libro mi piace tanto mi vien voglia di dire al prossimo una sola cosa: "Leggilo!", perché credo che certe cose si possano capire solo leggendole.
Ma ora proverò comunque a fare qualche complimento all'opera di David Nicholls.
Il libro è scritto, ovviamente, molto bene. E' il genere di scrittura che piace a me: veloce, comunicativo senza essere eccessivamente descrittivo, mai prolisso.
Non si perde in paroloni, orpelli o costruzioni e circonvoluzioni linguistiche, che sposterebbero la nostra attenzione dal libro e dalla sua trama verso lo scrittore e la sua capacità di scrivere.
Quest'ultima dovrebbe essere quasi scontata nel momento in cui una casa editrice si prende la briga di investire in un libro e pubblicarlo, no? Non ci aspettiamo certo che si spendano soldi e tempo per pubblicare qualcosa di scritto male. Eppure ogni tanto accade...
Ma io sono un'ottimista, e dò sempre per scontato che il libro che mi appresto a leggere sia scritto più o meno bene. Dunque, per me le cose importanti diventano la trama, i personaggi, l'ambientazione. Allo scrittore non voglio proprio pensare.
Con questo non voglio dire che non mi lascio affascinare da una bella prosa, ma non amo gli scrittori che si autocompiacciono di quanto bene scrivono e vogliono a tutti i costi farcelo sapere. Scrivi, bene, e basta. Che sei bravo lascialo decidere a me.
Tutto questo per dirvi che David Nicholls scrive bene. Talmente bene che non ho mai pensato a lui una sola volta durante tutta la lettura del libro.
La mia attenzione era tutta per Emma e Dexter, i due meravigliosi personaggi che la sua abile penna ha saputo creare. Due personaggi così umani, così normali, pieni dei pregi e difetti che vediamo tutti i giorni in noi e nelle persone che abbiamo accanto, che non possiamo non volergli bene, non essere in pena per i loro problemi, non trepidare per le loro vicende. Perché Emma e Dexter potremmo essere noi. Perché oggi stesso potremmo fare la conoscenza di uno di loro due.
Perché la loro storia è la più normale, dolce e bella che si possa raccontare.
E' la storia di due persone legate tra loro, a dispetto della condizione sociale, del lavoro, delle misere beghe del quotidiano, della distanza fisica, economica, culturale e sentimentale.
Ci sono mille motivi per cui Emma e Dexter non dovrebbero avere nulla a che fare l'uno con l'altra, e altrettanti per cui, a rigor di logica, due persone così non dovrebbero piacersi, ma piuttosto disprezzarsi.
Eppure, il vincolo che si è creato, chissà poi perchè, tra loro due non si spezza mai, al punto che ogni anno, nello stesso giorno, in un modo o nell'altro, loro due staranno insieme, anche senza vedersi o parlarsi.
Perché non è la vicinanza fisica, non è il sentire il suono di una voce, o vedere il volto amato, che sia di un fidanzato, di un amico o di un genitore, che ci fa stare essere uniti a loro. Basta rivolgere loro un pensiero ogni giorno, un pensiero semplice Chiedersi "Chissà cosa sta facendo in questo momento?", domandarsi "Cosa ne penserebbe di questa situazione?", oppure "Gli piacerebbe questo film?". Alcune volte basta semplicemente formulare un nome nella nostra mente, e a quella persona, quel giorno, ogni giorno se lo vogliamo, saremo vicini per sempre.
11 dicembre 2010 alle ore 10:49
Bella questa recensione!
Visto che ne parli così appassionatamente cercherò di leggerlo!
Io invece nella categoria "libro più bello dell'anno" voto "La donna che rubava i mariti" di Margaret Atwood. Avevo letto qualcosa all'università ma non mi era piaciuto. Poi ho trovato questo libro in biblioteca, il titolo mi ha incuriosito, l'ho aperto e...bum! L'incipit (http://goodnewsandgoodbooks.blogspot.com/2010/12/allora-ordine.html ) mi ha steso!