Il libro del mese: Aprile
Posted by Miss Cici on giovedì 5 maggio 2011. Filed under: LibriVia Citronsorbet
Il Premio Nobel Mario Vargas Llosa ci regala un libro che è, in verità, molto di più.
E' un viaggio intorno al mondo, da Lima a Parigi, da Londra a Tokyo.
Un viaggio nel tempo che ha inizio in Perù negli anni '50 e ci conduce attraverso una Parigi che sboccia nei '60 e la Londra caleidoscopica dei '70, con i suoi hippies da una parte e le corse di cavalli nei quartieri "bene" dall'altra.
Nel tempo le città si trasformano, fioriscono e si spengono, vengono travolte, trasformate, piegate da mode e rivoluzioni. Gli ideali mutano costantemente; alcuni vengono traditi e delusi, altri trovano il giusto coronamento. Come gli amori: quello per una donna, per un bambino a cui la guerra ha spento la voce, per una lingua sconosciuta che si vuole far propria.
Nel tempo, nello spazio, solo una cosa rimane immutabile, a dispetto di tutto e di tutti. A dispetto delle mode, degli ideali, degli anni che passano e del buon senso, l'amore irragionevole del "niño bueno" per la sua "niña mala" rimane sempre uguale. Ugualmente intenso, folle e disperato.
Può sembrare fin troppo surreale; nessuno ama così, con così tanto ardore per così tanto tempo.
Può sembrare stupido. Talmente tanto da sfiorare il masochismo.
E magari storciamo il naso davanti a una così improbabile storia d'amore.
Ma poi piano iniziamo se non proprio a crederci, a "volerci" credere.
Perché se esiste una piccolissima speranza di amare così tanto ed essere così tanto amati, allora qualsiasi vita val la pena di essere vissuta, anche solo nell'eventualità di vivere una simile avventura.
"Le Beatrici", Stefano Benni
Sono una fan di Stefano Benni sin dall'infanzia, e quando ho visto che aveva scritto un libro in cui dava voce alle donne non ho potuto non comprarlo.
Questo piccolo libricino è una raccolta di monologhi di fanciulle più o meno famose, dalla Beatrice di Dante, imprigionata in una figura suo malgrado angelicata, alla "vecchia" (come la chiama l'autore), imprigionata in un corpo decadente, mentre la mente vola ancora leggera verso i giorni in cui era giovane, bella e innamorata.
Bellissima la canzone che Benni ha scritto per De Andrè.
Canzone che, purtroppo, a differenza delle donne di Benni, non ha mai trovato voce, perchè quella indimenticabile di Fabrizio è andata a cantare altrove.
9 maggio 2011 alle ore 08:53
Ogni volta che vedo quel libricino di Benni vorrei comprarlo...anch'io sono una sua ammiratrice!Credo che lo prenderò al prossimo giro :P
25 maggio 2011 alle ore 23:41
Bellissimoooooooo post! amo LLosa e benni, ti aggiungo subito su anobii!!
baci,
ele