I ♥ NYC - part 3

Posted by Miss Cici on martedì 21 settembre 2010. Filed under: , , , ,

La personalissima "Trilogia di New York" di Miss Cici, si conclude con un post di carattere un po' più "pratico" dei precedenti.
Questo post, infatti, potrebbe tornare utile a tutti coloro che intendono andare a New York in un futuro immediato, o remoto, e che potrebbero far tesoro di qualche buon consiglio.


1. Trascorrete a Central Park un'intera giornata.
Non temete, il rischio di annoiarsi è escluso.
Io ho affittato una bicicletta e ho passato la giornata pedalando, finché le mie ginocchia me l'hanno permesso.
Un piccolo consiglio se anche voi intendete affittare la bicicletta: intorno a Central Park troverete moltissimi furgoncini, colmi di bici fino al soffito, dove ne potrete affittare una in ottimo stato e a un prezzo ragionevole. Evitate di affittarle nel chioschetto accanto alla Loeb Boathouse, grazioso ristorantino che affaccia sul lago. Sono in pessimo stato! E posso dirlo con assoluta certezza perché io l'ho sventuratamente affittata lì. E vi giuro che far procedere in salita quel trabiccolo è stata un'impresa titanica. Avrei pagato oro per una montain bike con le marce!


Altro posto da non perdere all'interno del parco è la Bethesda Fountain con il suo Angelo dell'Acqua, uno degli angoli più pittoreschi di Central Park, nonché uno dei più apprezzati dai registi che lo scelgono spesso come location per i loro film ("Un giorno per caso", "Come d'incanto", "Gossip Girl" e "Lipstick jungle", "The producers", e ovviamente "New York, I love you").


Bethesda Terrace

Bethesda Fountain

Se, invece, desiderate solo sdraiarvi sull'erba il luogo ideale è lo Sheep Meadow, un immenso prato, un tempo destinato al pascolo delle pecore (da qui il nome), oggi rifugio di chi cerca un pò di relax e la compagnia di un buon libro.

Sheep Meadow

B-day on the meadow

2. Public Library e Bryant Park
Tra le mille cose belle che ho visto a New York, sicuramente non dimenticherò la Public Library e, alle sue spalle, il Bryant Park.
La libreria pubblica di New York (la seconda del Nord America per grandezza) si trova sulla Fifth Avenue (Fifth e 42nd Street), e al vostro arrivo verrete accolti da due enormi leoni in pietra, Patience e Fortitude.
L'ingresso all'edificio è assolutamente libero e potrete visitare le grandissime e silenziose sale lettura, come la Rose Main Reading Room.
Come ogni singolo angolo di Manahattan, anche la Public Library è stata scelta spesso come location di svariati film: "Colazione da Tiffany", "Ghostbusters", "Sex & The City" (Carrie la sceglie per celebrare il matrimonio con Mister Big).

The Public Library

Alle spalle della Public Library troverete Bryant Park. Questo piccolo parco, un tempo ritrovo di tossici e homeless, dal 1994 è diventato uno dei più celebri parchi americani, se non addirittura mondiali, ospitando la New York Fashion Week. A partire da Settembre 2010 la Settimana della Moda, sponsorizzata dal marchio Mercedes-Benz, si è, però, sposta presso il Lincoln Center of Performing Arts. Bryant Park rimane sede di numerosi eventi, cinema all'aperto durante i mesi estivi, pista di pattinaggio durante quelli invernali.
Un angolo del parco è destinato alla Reading Room, dove è possibile accedere gratuitamente a libri e riviste di qualsiasi genere, messi a disposizione del pubblico, che potrà leggere o usufruire del Wi-fi gratuito comodamente seduto in tavolini riservati ai lettori. 
Mi è sembrata una grande dimostrazione di civiltà. Ho la sensazione che "dalle mie parti" quelle librerie incustodite verrebbero presto svuotate, e che i tavolini verrebbero occupati indiscriminatamente da lettori e non.

Reading in Bryant Park

Dal lato opposto del parco una giostra, proveniente da Brooklyn, accoglie a Bryant Park anche i più piccoli.

Carousel

3. Partite con la valigia vuota e fate shopping a New York!
Io son partita con la valigia mezza piena, e son stata costretta a comprarne una in più!
Chiaramente, non mi son risparmiata nessuna delle mete obbligatorie sulla Fifth Avenue e dintorni: Abercrombie E Fitch (vi consiglio di evitare quello sulla Fifth dove, ok c'è il commesso semi nudo, ma devi fare 3 ore di fila per entrare! Molto meglio lo store in Water Str. (Wall Street), dove i commessi sono vestiti, ma ugualmente fighi, ed entri subito!), Tiffany & Co. (un intero piano dedicato agli anelli di fidanzamento!), Bergdorf Goodman, in cui ho trascorso quasi un'intera giornata (esattamente come fossi al Met), Henry Bendel (vale la pena soprattutto per gli accessori), Saks, Niketown (dove, per quanto io sia la persona meno sportiva sulla faccia della Terra, son riuscita a comprare di tutto. E da giovedì, sentendomi in colpa, inizierò con la palestra!), Apple Store, e non ricordo più quanti altri.
Ma il mio cuore è rimasto nel West Village.
Il mio cuore si è rivelato ancora una volta fedele, fedelissimo, a lui: Marc.
Per ben due pomeriggi consecutivi ho fatto avanti e indietro tra il mio albergo sulla Madison e i negozi di Marc Jacobs in Bleeker Str.
Il primo giorno ho comprato 2 borse (una per me e una per un'amica) e un vestito (bello! Blu con le stelline!). Ne avevo provato un altro che mi aveva folgorato, ma poi l'avevo abbandonato al suo destino pensando fosse un tantino troppo elegante per me... Ho pensato a lui tutta la notte. Al mattino mi son svegliata, ho preso un taxi, sono arrivata in Bleeker Str. e sono andata dritta verso lo stand in cui lui mi attendeva. Afferrato e corsa alla cassa. La commessa mi ha guardato perplessa. Mi ha chiesto: "Non lo provi?", e io le ho risposto: "L'ho provato ieri.". Non so cos'abbia pensato, ma non ha più proferito parola e mi ha riservato un'occhiata preoccupata...
Eccolo qui, direttamente dalla sfilata di Marc.




Altro negozio che mi rimarrà nel cuore è il meraviglioso store di Louboutin in Madison Avenue. Piccolino e luccicoso, con le pareti piene di nicchie in cui erano esposte, come fossero gioielli, le scarpe, belle, bellissime. Il commesso è uno dei più simpatici che abbia avuto la fortuna di incontrare. Ad un certo punto, quando gli ho spiegato che era meglio non esagerare con l'altezza dei tacchi (stavamo sfiorando altezze vertiginose), son stata costretta a spiegargli che io sono capace di cadere anche scalza e assolutamente immobile. Ha riso come una pazzo e a quel punto ha iniziato a farmi provare scarpe sempre più alte... Insomma, s'è divertito a mie spese. Alla fine, però, incerta tra un rassicurante tacco 10cm e un pericoloso tacco 12cm, ho deciso di seguire il suo consiglio - "Il tacco 12cm è più sexy" - e ho portato a casa le mie prime Louboutin. Un paio di Mary Jane in vernice che desideravo da una vita.
Vediamo a quando la prima rovinosa caduta.

5. L'appetito vien comprando
Se siete affamati dopo la sessione di shopping, ecco qualche posto carino in cui rifocillarvi:
- Smith & Wollensky (49th e 3rd Avenue), specializzato in bistecche King King Size. Talmente buone che anche Miranda Pristley in "Il diavolo veste Prada" è una cliente fidata.
- Il Bagatto (2nd Street tra Ave A e Ave B), piccola trattoria nell'East Village in cui ho cenato divinamente (sogno ancora il sorbetto al melone francese piccante). Il locale è gestito da una coppia incredibilmente simpatica, lei italiana, lui cubano tatuatissimo. Mi sono sentita stranamente a casa, nonostante la proprietaria e io fossimo le uniche italiane. Il posto vale non solo per l'ottima cucina, ma anche per la bellissima atmosfera. Ci tornerò!
- Anthos (52nd St. e Fifth Avenue), uno dei migliori ristoranti greci di New York. Cucina eccellente e bellissimo locale.

6. Indicazioni ai tassisti
Piccolo consiglio sulle indicazioni da dare ai tassisti.
Inutile snocciolare nome della via e numero civico, vi chiederanno l'incrocio.
E se non conoscete l'incrocio siete finiti.
Un tassista poco simpatico s'è quasi rifiutato di portarmi al ristorante dicendo che io DOVEVO conoscere quel benedetto incrocio. E' stato del tutto inutile spiegargli che sulla guida non c'era scritto. Continuava a dire che DOVEVO saperlo. Alla fine son stata costretta a chiamare il ristorante e chiedere delucidazioni o sarei rimasta senza cena.

Che altro dire?
Ci sarebbero ancora molte cose da dire e posti di cui parlare.
Ma credo che la cosa migliore sia andare a New York!
Spero di tornare presto, molto presto!


1 Response to I ♥ NYC - part 3

  1. Simona

    New York, un colpo di fulmine! Anche io ne sono rimasta profondamente affascinata. Complimenti per le Louboutin :D
    E nel frattempo, cara Miss Cicì, un premio per te!
    http://onthedottedlines.blogspot.com/2010/09/thank-you.html