Il libro del mese: Febbraio

Posted by Miss Cici on martedì 6 marzo 2012. Filed under:



Il profumo delle foglie di limone, Clara Sanchez
Di libri sull'Olocausto ne ho letti tanti, alcuni molto belli, altri meno.
Il libro della Sanchez ha il pregio di affrontare la tematica da un punto di vista insolito.
Parla di ciò che è accaduto 50 anni dopo alle vittime e ai loro carnefici. E soprattutto prova a immaginare come questi ultimi, sfuggiti alla giustizia, si siano inseriti nel contesto sociale attuale, conducendo una vita da miti vecchietti.
Ma possono gli artefici di un simile orrore trasformarsi davvero in placidi, canuti pensionati?
Hanno voltato pagina candidamente e ripreso a vivere come se nulla fosse accaduto?
Se le loro vittime non sono mai veramente riuscite a uscire dai campi di prigionia, sebbene oggi siano uomini, almeno fisicamente, liberi, loro come hanno potuto andare oltre?
Fin qui tutto bene. Spunto interessante e originale.
Quel che non mi piace è il crogiolarsi nell'orrore. Riempirsene la bocca. 
Perché conosciamo tutti i più atroci particolari di uno degli episodi più tristi della Storia, o possiamo ben immaginarli. Non c'è bisogno di disseminarli, in maniera gratuita, qua e là per il libro, al fine unico di raccapricciare il lettore.
Non c'è bisogno che mi si racconti quanto cattivo sia stato il pensiato ufficiale dell'SS, narrandomi alcune delle sue più agghiaccianti gesta.
Spiegami perché lo ha fatto (o almeno provaci; capisco che la verità in mano non può averla nessuno, in questo caso).
Cosa c'è nella testa di queste persone?
Funziona davvero come la mia, come la nostra? Perché io davvero faccio fatica a crederlo.
Tema interessante, ma affrontato con superficialità, cercando il sensazionalismo nella, tristemente nota, malvagità di alcuni uomini che con difficoltà si riesce a considerare umani.

Le pagine della nostra vita + Il posto che cercavo, Nicholas Sparks
Ebbene si, l'ho fatto. Ho letto non uno ma due libri di Nicholas Sparks. E ho il coraggio di ammetterlo. Apprezzate almeno questo.
Il motivo per cui l'ho fatto è lo stesso che ci spinge ad ascoltare quella canzone che sappiamo ci farà piangere quando siamo molto tristi; e per versare lacrime copiose non abbiamo, in verità, bisogno di quelle note.
E' la stessa ragione per cui mi ostinavo a cambiare canale da bambina e dare una sbirciatina a quel film dell'orrore che mi avrebbe tenuta sveglia la notte. Non volevo vederlo, mi terrorizzava, eppure ogni tanto dovevo buttare l'occhio.
E' il motivo per cui, ostinatamente, continuo a provare quei vecchi jeans conservati nell'armadio, risalenti a molti chili in meno fa, sapendo che non mi entreranno e che mi sentirò tristemente in sovrappeso. Ma non c'è inizio di stagione senza un testardo tentativo.
O, detto in altre, spicciole parole: masochismo.
E dunque, mentre fuori la neve cadeva, le strade si facevano inaccessibili, la casa vuota rimbombava a ogni brontolio del mio stomaco affamato che implorava una cucina (mentre il cervello pensava che, forse forse, dopo 20 giorni senza cucina quei maledetti jeans mi sarebbero entrati), io ho deciso di finire a farmi del male con Nicholas Sparks.
Mi ha portato a spasso per la provincia americana dove le donne sono tutte belle, con il vitino da vespa, e un carattere forte e indomito, talmente forte e talmente indomito che tutti i maschioni in cui si imbattono, tutti rigorosamenti "muscoli guizzanti" (e qui cito) muniti, al loro cospetto diventano miti come agnellini.
Potete immaginare il nervoso che mi stimolano certi cliché.
Io che nemmeno il gatto (maschio) son mai riuscita a piegare al mio volere.
Il primo libro l'ho letto un po' più volentieri perché per tutto il tempo immaginavo Ryan Gosling che interpretò il film tratto da codesto libro.
Il secondo l'ho letto perché ormai ce l'avevo.
Però, ho deciso che Nicholas, le sue ardenti donzelle e i suoi melensi maschietti mi danno sui nervi.


The tea house on Mulberry Street, Sharon Owens
Di tanto in tanto mi diletto con una lettura in inglese.
Lo faccio per tenermi in esercizio, e perché trovo che i libri inglesi abbiano spesso delle bellissime copertine.
Sono una feticista delle copertine.
Di Sharon Owens avevo già letto uno dei libri della trilogia "Delle Strade" (nome da me coniato), e non mi era dispiaciuto. Per cui ho deciso di leggere anche i restanti due.
Come molte delle mie letture in lingua straniera, non è certo un libro particolarmente impegnativo (la mia conoscenza dell'inglese non è così avanzata da consentirmi altro, troppe sfumature linguistiche potrebbero sfuggirmi), ma è sicuramente un gradevole passatempo.
Mi piace la descrizione che l'autrice fa dei piccoli localini irlandesi, dei negozi di fiori, le gallerie d'arte, le realtà quotidiane, semplici e familiari.
Un libro grazioso, e un passatempo piacevole e rilassante.

22/11/63, Stephen King
Non sono un'accanita lettrice di Stephen King.
Non perché non apprezzi il suo stile.
Ma perché sono una fifona e i suoi libri mi fan paura solo a guardarli.
Li leggo solo se qualcuno mi giura su quanto ha di più caro al mondo che non sono libri horror.
Ed è il caso di questo libro (sebbene ci siano stati momenti in cui non capivo se dovevo aver, di lì a poco, paura o no). Il libro migliore del mese.
Perché sebbene il signor King mi faccia paura anche solo a guardarlo in foto (pensate anche voi che abbia un ghigno un po' inquietante?), devo riconoscere che sa fare il suo mestiere.

10 Responses to Il libro del mese: Febbraio

  1. Siboney2046

    Anch'io temo Stephen King: mi basta il suo nome sulla copertina per farmi appoggiare il libro sullo scaffale!
    Ti perdoniamo per Nicholas Sparks solo perché hai l'attenuante di Ryan Gosling!!

  2. L'armadio del delitto

    Non ho letto Il Profumo delle foglie di limone, ma queste domande me le sono fatte anch'io! Il sensazionalismo però mi insopporta, e no so se potrei finirlo! Un bacio!

  3. Drusie

    Devo leggere anche io Il profumo delle foglie di limone (assieme ad altri 100 libri, ma vabbè) e temo che lo rimanderò ancora un po'.
    Per Sparks invece non so, io ho letto una sola cosa Come la prima volta, ma ricordo che mi era piaciuto tanto. L'avevo trovato dolce, per essere scritto da un uomo.
    Per King, come sai, hai tutto il mio appoggio. E non sarò così coraggiosa da provare, neanche questo libro.

  4. Barbara

    a me il profumo delle foglie di limone non è piaciuto x niente..... gli altri non li ho letti;-)

  5. Aia_Cipu

    Ciao!che carino il tuo blog!!!
    Non riesco a iscrivermi però! :/

  6. Miss Cici

    Ciao! Sono molto contenta che il blog ti piaccia! E spero che tornerai spesso a farmi visita!
    Non so come mai non riesci a registrarti. Vado subito a controllare se c'è qualche impostazione accidentalmente fuori posto e nel caso la sistemo.
    A prestissimo!

  7. Chocolate in Fashion

    interessantissimo questo post!!!

  8. Anonimo

    voglio assolutamente leggere il primo, Il profumo delle foglie di limone!

  9. M.

    Non conoscevo Sharon Owens, ma hai perfettamente ragione: le copertine delle edizioni inglesi sono splendide!
    Complimenti per il blog, davvero delizioso!
    Un caro saluti
    M

  10. Miss Cici

    @M. Ciao! Pensa che trovo talmente belle quelle edizioni inglesi, che ho dedicato una piccola libreria che ho in casa esclusivamente a loro! E ogni tanto vado lì e me li guardo ammirata!

    Sono contenta che il blog ti piaccia!
    Ho dato una sbirciatina al tuo e l'ho trovato carinissimo!!!

    A presto!