Put your paws up! - The Monster Ball Tour 2010
Posted by Miss Cici on mercoledì 10 novembre 2010. Filed under: Lady Gaga, life, Madonna, music, My icons, My inspiration, Torino"You don't leave the concert loving me more, but you leave the concert loving yourself more." Lady Gaga
Era il 1987 quando dal palco dello Stadio Comunale di Torino Madonna urlò:
"Ciao Italia! Ciao Torino! Ciao everybody!
Per favore non spingete, ok?
Siete pronti? Siete caldi? Bene, ànchio!
Siete già caldi? Bene, ànchio!
Allora, andiamo!"
Avevo 8 anni e guardavo il concerto in televisione seduta nella vecchia cucina di mia nonna, incantata davanti a quelle immagini, mentre il resto della famiglia cenava riunita in sala.
In un certo senso, quello fu il primo concerto della mia vita.
Per la prima volta scoprii quale evento si poteva mettere in piedi su un palco.
Per la prima volta vidi una star.
Per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare: "E' bravissima! Da grande voglio farlo ànchio!"
Da grande ho fatto tutt'altro.
Il lavoro più creativo che ho potuto, questo si. Ma mi rendo conto che la realtà si allontana tanto dai sogni di un tempo.
Anche la cucina di mia nonna non è più quella di un tempo.
La televisione ora è ultra piatta e i colori sullo schermo sono molto migliorati.
I mobili sono nuovi, bianchi e lucidissimi.
Solo il vecchio tavolo è rimasto sempre lo stesso. Sempre allo stesso posto, domina il centro della stanza come un monolite.
Lo Stadio Comunale di Torino, nel frattempo, è stato ristrutturato in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, e al suo fianco è stato costruito il futuristico Palaolimpico, meglio noto come PalaIsozaki dal nome del suo progettista.
E proprio lì, nello stadio del futuro, accanto a quello del passato, ieri sera è sbarcata la Haus of Gaga. In testa lei: Lady Gaga. A Torino. Anchelei.
Non è stato un concerto, è stato uno spettacolo, nel senso letterale del termine. Una rappresentazione in 4 atti: Subway, City, Forest e Monster Ball.
Lady Gaga ha sfoggiato improbabili e bellissimi abiti disegnati per lei da Giorgio Armani, da tempo collaboratore dello staff creativo della Haus of Gaga.
Meraviglioso il living dress di Hussein Chalayan. Un abito vivo, che si muoveva e si plasmava sul corpo dell'artista, esplodendo, infine, in due grande ali argentate.
Lady Gaga ha cantato con una potenza vocale che non credevo possedesse.
Ha suonato un pianoforte infuocato.
E' stata divorata da un branco di mostri, ed è risorta coperta di sangue.
Ha strappato il cuore di una ballerina.
Ne ha divorato un altro in uno dei tanti "interludes", video proiettati durante i cambi d'abito e di scenografia.
Ha lottato contro il temibile Fame Monster cantando Paparazzi, e lo ha messo in fuga con il suo reggiseno lanciafiamme.
E ha parlato ininterrottamente con i suoi "piccoli mostri", come ha chiamato per tutto il tempo i suoi fans. Questa è la cosa che mi ha stupito di più. Perché se mi aspettavo gli abiti esagerati, le coreografie e le scenografie, non mi aspettavo che Lady Gaga fosse una simpatica chiaccherona.
Non avevo mai visto nessuno, durante un concerto, parlare tanto con il proprio pubblico.
Non ha provato a parlare in italiano, confessando candidamente: "Non parlo italiano, ma cucino italiano come una fottuta signora!".
Ha raccontato della sua famiglia, dei nonni italiani, e di quando a scuola le biondissime ragazzine americane, dai capelli luminosi e liscissimi, la prendevano in giro per i suoi capelli neri e crespi ("my italian curly hair"). Cercavano di farla sentire inadeguata. Ma lei ha sempre pensato: "Ok, ma io un giorno sarò una dannata rockstar."
Ha raccontato di come di recente tutti le facciano notare che è ingrassata, e di quanto poco la cosa le interessi, perchè sua nonna le ha sempre detto che una vera donna non è tale se non ha un bel sedere e delle curve.
Lei se ne frega. Se ne fregava allora e continua a farlo oggi.
Perché ora è quella dannata rockstar che prometteva di diventare.
Oltre gli eccessi, del vestito fatto di bistecche, delle acconciature improbabili, degli abiti al limite del trash, ieri sera sul palco c'era un'artista che ha recitato, ballato, cantato (bene), suonato. Ha scritto musiche e testi. Ha collaborato alla creazione di ogni singolo pezzo dello spettacolo, dagli abiti alle scenografie.
E ha dispensato "consigli di vita".
"Stasera, quando uscirete di qui, voglio che ne usciate amando un po' di più voi stessi. Rifiutando chi vi ha fatto sentire esclusi, fuori dal gruppo o non abbastanza carini. Perché in ognuno di voi c'è una dannata rockstar."
Di una cosa pare non riuscire davvero a fregarsene.
Di quel trono che vuole conquistare.
Quasi mi aspettavo che sul palco esordisse con un: "Siete caldi? Bene, ànchio!".
Dite che il trono inizia a scricchiolare?
Io dico che la sfolgorante, bravissima Lady Gaga è come la bellissima televisione al plasma di mia nonna. Suoni perfetti e colori sfavillanti. E' un vero piacere guardarla.
Ma Madonna è quel dannato tavolo, che da quella cucina non uscirà mai.
10 novembre 2010 alle ore 23:26
questo post è stupendo...e veritiero!!! sono fiera di te... sai perchè. Alessia.
11 novembre 2010 alle ore 00:57
c'ero anch'io al concerto di lady gaga!! è stato FAVOLOSO, un vero e proprio spettacolo. coreografie, scenografia, abiti..e soprattutto lei che ha dimostrato di essere una vera Artista, completa e vicina ai suoi piccoli mostri.
11 novembre 2010 alle ore 12:11
io ne avevo 14, di anni, quando dalla cucina di casa dei miei guardavo estasiata il concerto di madonna... avevo il biglietto per andare a quel meraviglioso concerto, ma due giorni prima la fatidica data, arrivò un super febbrone, e mia madre mi vietò di uscire...(mi sono poi rifatta nel 2006 a roma.....)
per ladyG avrei veramente tanto voluto prendere i biglietti, ma l'essere madre di un bimbo di due anni, mi ha frenato....e ora, dopo aver letto il tuo racconto.... Sono,ovviamente, pentitissima...
La penso esattamente come te...la regina incontrastata è sempre e comunque la signora ciccone.....
ps: ti leggo da molto, mi piace leggere come ti racconti e come racconti della mia torino.
mammakikka
11 novembre 2010 alle ore 12:32
@Alessia: tesor, grazie! Mi commuovi! So tutto e manterrò la promessa!
@ooh-làlà: innazitutto, complimenti per il nickname! Fa molto Lady Gaga! Ga-ga ooh-làlà! Noi piccoli mostri siamo molto fieri della nostra Lady, vero? Non so perché, forse sto impazzendo, ma quando dico queste cose ho sempre paura di offendere la signora Ciccone... Mi sento un po' una traditrice. Spero che comprenda! Anche se dubito che la comprensione rientri tra le doti di Miss Ciccone...
@mammakikka: Io ero a Roma nel 2008, per lo "Sticky & Sweet Tour"! Ero lì dal mattino, sotto un sole bollente, sfoggiando con orgoglio la celebre maglietta "Italian do it better". Se mia madre mi avesse visto... Quando ha cantato "Like a virgin" un piccolo sogno da bambina si è realizzato e confesso che ero commossa. Quel concerto rimarrà il più bello della mia vita. Ne ho visti molti belli, ma nessuno per me ha avuto lo stesso "significato". Lì eravamo in due: la me stessa di 28 anni, e quella di 8!
Sono contenta che una torinese apprezzi il modo in cui racconto Torino! E' un grande complimento! Vorrà forse dire che finalmente Torino la sento anche un po' mia? Dopo 2 anni è una grande conquista! Grazie ancora! Il tuo commento è stato molto bello!
11 novembre 2010 alle ore 13:02
ti ho appena citata e ti ringrazio
11 novembre 2010 alle ore 14:45
@la ki: sono io che devo ringraziarti!
11 novembre 2010 alle ore 14:46
questo post è stupendo!Vero!Di pancia!Emozionante!E dannatamente fiero!
Adoro quando scrivi così bene perchè sembra come essere lì!E questa è una cosa che riescono a fare i grandi scrittori...
11 novembre 2010 alle ore 15:39
Ragazze, ma volete farmi piangere davvero?
Ma grazie!!!
Credo che questi siano i complimenti più graditi e più belli che abbia mai ricevuto!
Emi, che tesoro che sei!
Occhio, che poi mi monto la testa e penso di essere una scrittrice!
In un certo senso, mi state aiutando a realizzare un piccolo sogno. Grazie di cuore a tutte!
11 novembre 2010 alle ore 17:47
Brava!
sono orgogliosa di te. Hai catturato benissimo l'atmosfera e le emozioni del concerto.
;-)
11 novembre 2010 alle ore 20:48
yes! il nostro nome è preso dall'ormai celebre tormentone ".. ga ga ooh la là" ehe non abbiamo proprio potuto nascondere la nostra passione per la Lady!
Che bello conosci il Sesto Senso! E' stato uno dei primi locali bolognesi che ho conosciuto (ormai 4 anni fa sig), quando ero ancora una liceale e scappavo a Bologna per far serata con amici. Devi assolutamente vedere la sede nuova, è molto carina! A presto.
C.