Mia madre non uscirebbe mai di casa senza queste 3 cose:
1. rossetto
2. orecchini
3. profumo
Ha cercato di tramandare anche a me, la sua unica figlia femmina, queste buone abitudini.
Ma temo di averla un po' delusa.
Con il rossetto ho sempre avuto un rapporto di odio-amore.
E' un oggetto che di per sè mi piace molto.
Il gesto di mettere il rossetto credo sia tra i più femminili che si possano immaginare.
Ma io non sono mai riuscita a trovare quello che mi stesse veramente bene.
Non ho labbra particolarmente carnose, in particolar modo il labbro superiore è un po' troppo sottile per i miei gusti, e la mia carnagione olivastra mi ha sempre creato non pochi problemi nella scelta del colore giusto.
Sogno di poter mettere un bel rossetto rosso fuoco ma, ahimè, non dona affatto al mio incarnato e fa sembrare le mie labbra ancora più sottili.
Mia madre, bionda, bellissimi occhi verdi e labbra carnose (no, non sono stata adottata se ve lo state chiedendo. Semplicemente, somiglio come una goccia d'acqua a mio padre. Quando si dice la sfiga...), indossa sempre, in qualunque stagione, al mattino e di sera, rossetti dai colori brillanti, arancio, rosso, fucsia. Su di lei il risultato è favoloso!
Non s'è mai rassegnata al fatto che a me stessero malissimo.
Dopo quasi 20 anni di ricerca ho trovato un rossetto che sembra starmi bene: Rouge Coco Mademoiselle - n.5 di Chanel. Mia madre è un po' più contenta. Peccato che non sempre ricordo di metterlo...
Gli orecchini sono un'altra annosa questione tra me e mia madre.
Non ho nulla contro questi accessori, ne possiedo diversi e spesso li indosso.
Di sicuro non sono il mio accessorio "distintivo". Non vedrete mai mia madre senza orecchini, come non vedrete mai me senza le mie collane. Ne ho alcune a cui sono particolarmente legata, le porto tutte insieme, tutti i giorni. Senza sento che manca un pezzo importante. Al mio collo non mancano mai: i 2 cuoricini in oro bianco che mi ha regalato mamma, il cuore che mi ha regalato la mia amica Cri quando mi son trasferita a Torino, la nuova chiave di Tiffany che mi ha regalato S, come dono alla sua testimone di nozze.
Oggetto di discussione tra me e la mia amata mamma non è tanto l'orecchino in sè, quanto le sue dimensioni.
A me piacciono piccolini e discreti. Pendenti e non, ma mai troppo grandi.
Mia madre li predilige enormi e molto colorati, preferibilmente nei toni del verde e del turchese. E' una fan di marche come Réminiscence e Les gens du Sud.
In uno dei miei primissimi post parlavo di lei come di "gypsetter", definizione che le calza a pennello.
Sabato eravamo in giro a fare shopping e alla fine è riuscita a convincermi: ho comprato un paio di orecchini enormi e bellissimi. Peccato avessi difficoltà a girare la testa e dopo poco le orecchie indolenzite. E' inutile, non mi abituerò mai a questi lampadari.
Infine, il profumo.
Questo è l'unico punto su cui mia madre e io ci siam sempre trovate d'accordo.
Prima di varcare la porta di casa ogni mattina è d'obbligo una spruzzatina di profumo.
Chiaramente abbiamo gusti molto diversi.
Da ragazzina non sopportavo i profumi troppo forti e troppo dolci. Mi causavano un feroce mal di testa non appena raggiungevano il mio naso. Entrare nelle profumerie, così "impregnate" di svariate tipologie di profumi, era una vera tortura per me. Ne uscivo puntualmente nauseata e con cerchio alla testa.
Per molti anni i soli profumi che sia riuscita ad indossare, senza star male, sono stati "Ck One" e "Acqua di Giò", rigorosamente da uomo.
Poi negli anni sono diventata meno sensibile e ho potuto finalmente iniziare a sperimentare.
Sul mio comò sono allineate numerose bottiglie di profumo, alcune legate alle stagioni, altre agli stati d'animo.
In estate, ad esempio, uso quasi esclusivamente "Daisy" di Marc Jacobs, fresco e leggero.
Altro profumo associato alla stagione estiva è "Little Italy" di Bond n°9, dalle pungenti note di mandarino.
In inverno mi sbizzarisco di più. Il freddo mi dà voglia di profumi che mi avvolgano, che mi diano una sensazione di calore. Per qualche oscuro motivo durante questo periodo dell'anno mi faccio molto guidare dall'umore nella scelta quotidiana del profumo da indossare, mentre in estate è semplicemente un gesto automatico e poco pensato.
Una delle mie linee di profumi preferite è la francese Annick Goutal, di cui uso le fragranze "Songes", molto intenso, e "Petite Chérie", più fresca e spiritosa, creata appositamente da Madame Goutal, una bellissima signora francese, per sua figlia e a me donata da mia madre.
Vi consiglio di visitare il sito, molto bello, per avere un'idea della quantità di prodotti offerti da Annick Goutal.
Un profumo a cui sono particolarmente affezionata è "Do Son" di Diptyque. Il motivo è molto semplice: è il profumo che usato mia madre. Così quando ho nostalgia di casa, basta spruzzare un po' di "Do Son" e i chilometri che mi separano dalla mia famiglia si accorciano un pochino.
Tra l'altro è uno dei profumi più buoni che io conosca.
Pensate che sfortuna se il profumo usato da mia madre fosse stato qualcosa di insopportabilmente puzzolente!
Altri due profumi legati alla stagione invernale sono "Chinatown" di Bond n°9 e "La rue de la fortune" di D&G.
Entrambi mi sono stati regalati, entrambi sanno un po' troppo di vaniglia per i miei gusti. Mi piacciono solo se li metto una volta al mese e l'umore è quello giusto.
Infine, l'ultimo arrivato: "Juliette has a gun".
Lo corteggiavo da tempo, da quando rimasi folgorata dal nome e dalla confezione.
Sabato ho finalmente acquistato la fragranza "Miss Charming", decisa e pungente.
La celebre eroina di Shakespeare finalmente si arma di coraggio, e non solo. Ma state tranquilli, la pistola non è altro che la metafora del profumo, da sempre arma di seduzione femminile.
Il suo creatore è un giovanissimo profumiere di soli 31 anni, Romano Ricci, che realizza le prime due fragranze del brand, "Miss Charming" e "Lady Vengeance" in collaborazione con Francis Kurkdjian ("Le male de Jean Paul Gaultier", "Narcisso Rodriguez",...). Le successive tre sono, invece, frutto del suo solo ingegno: "Citizen Queen", "Midnight Oud" e "Calamity J.". Consigliatissima una visita al sito. Il motto della nuova Juliette è: "Life is too short, and pleasures too many".
Sono molto contenta del mio "energico" acquisto. Sono certa che mi darà la carica giusta per affrontare l'inverno.
25 ottobre 2010 alle ore 22:50
Bellissima la tonalità di rossetto, ma anche io non sono in buoni rapporti con questo cosmetico: ma forse è semplicemente perchè non sono brava ad indossarlo e sembro sempre una bambina pasticciona XD
Tempo fa alla Rinascente mi hanno fatto annusare un profumo, appunto, della "linea" Juliette has a gun. Lì per lì non ci ho fatto caso, ho infilato il cartoncino profumato nella borsa, soprappensiero. La sera, aprendo la borsa, sono rimasta incantata dalla fragranza! Chissà però qual era il profumo?! :))))
26 ottobre 2010 alle ore 01:11
Bello il colore di questo rossetto! Spero di vederti portarlo la prossima volta che ci vediamo: sono sicura che ti starà bene!
E' vero che ci sono donne da rossetto e donne non da rossetto: non credo che il fisico o le labbra abbiano importanza: è una questione di carattere!
26 ottobre 2010 alle ore 08:45
Io adoro i rossetti!!Anche se li metto quasi esclusivamente di sera o per appuntamenti importanti, di giorno preferisco un lucido trasparente non troppo glossy!
Sui profumi non sono ferrata come te, da anni sono fedele a Dio Dior e ai suoi vari "poison" per l'inverno (che mi regalo per il mio compleanno) e in estate quello che trovo in profumeria di fresco e pulito, senza troppe pretese. Le tue dritte sono sempre molto utili! ;)
26 ottobre 2010 alle ore 23:23
Io con il rossetto vado a fasi... per alcuni anni l'ho portato costantemente, rosso fuoco... ora sono in una fase gloss trasparente....
I miei profumi sono: un bois vainille di Serge Lutens,
Rose di Czech and Speake (gentilmente regalato da Miss Cici in persona!) e Pomegranate Noir di Jo Malone...
Mi piace moltissimo anche Phylosikos di Diptique...