Bye Bye Coney Island

Posted by Miss Cici on giovedì 30 luglio 2009. Filed under: , ,
No Comments »


Coney Island è una piccola penisola a ovest di Manhattan, nel quartiere di Brooklyn, famosa soprattutto per il parco di divertimenti "Luna" (da cui il nome Luna Park) che qui venne costruito nel lontano 1895. La leggenda vuole che qui sia nato, nel 1916, il primo hot dog della storia. Negli anni successivi la sua fama è stata legata anche a film più o meno famosi, come (Woody Allen, 1977), Io e AnnieI guerrieri della notte (Walter Hill, 1979), He got a game (Spike Lee). Ma, grazie alla sua atmosfera bohémienne e alle sue giostre retrò, è stata anche la location perfetta per innumerevoli servizi di moda. Ebbene, la campagna autunnale del brand Annarita N sarà l'ultima ad essere girata nel celebre, e da tempo inattivo, Luna Park.Entro il 2011, infatti, l'immobiliare Thor Equities ne entrerà in possesso trasformandola radicalmente, dopo che la precedente proprietaria, la famiglia Albert, l'ha venduta in un'asta. I nuovi proprietari dell'area promettono una nuova attrazione, un pò Las Vegas, un pò Atlantic City, con alberghi di lusso, condomini residenziali, casinò (poteva mancare? D'altra parte siamo in America!) e altre strutture ricreative con viali alberati.

Non sono mai stata a New York, ma conto di farlo a breve.
Spero di arrivare per tempo.

Queste sono alcune delle tante immagini che ho trovato in rete.
Ma se ne volete vedere di altre vi consiglio il blog De La Mechante. Ha fatto delle foto davvero belle!

- author: Francesca Pasini -
- author: Joseph O. Holmes -

I wanna be a Gypsetter

Posted by Miss Cici on venerdì 24 luglio 2009. Filed under: , ,
2 Comments


Quando penso all'estate e all'abbigliamento estivo, nella mia mente appaiono magicamente ciabattine infradito, costumi, caftani coloratissimi, gonne lunghe fiorate, borse e cappelli di paglia e tante tante collane di perline.
In realtà questo non è affatto il mio stile. Mi piace sugli altri, ma non è nelle mie corde.
Non amo andare al mare, per cui il costume non sarà mai la mia seconda pelle.
Le gonne lunghe trovo non mi stiano particolarmente bene.
Non amo i gioielli troppo vistosi.
E a volerla dire proprio tutta, la mia stagione preferita è l'autunno.
Ma l'estate è la stagione che mia madre ama più di qualunque altra. Per me "estate" significa "mamma" ed i suoi amatissimi caftani azzurri, verdi e rosa, le sue innumerevoli infradito, i tintinnanti braccialetti che le ornano il polso abbronzato e gli inseparabili orecchini, grandi e colorati.
Se penso alle estati della mia infanzia ricordo le gonnellone con gli specchietti che mia madre indossava quando trascorrevamo le vacanze in Sardegna. La borsa di paglia, che veniva dalla Sicilia, piena di pon pon colorati, campanellini, nastri e pietre. Ne aveva addirittura comprata una in miniatura per me, che vorrei tanto aver conservato. Chissà dov'è finita...
Mia madre è una vera Gypsetter. Anche se forse non lo sa.
Una bellissima definizione di Gypsetter proviene da Simon Doonan, direttore creativo di Barneys e autore del libro Eccentric Glamour (Simon&Schuster), che le descrive "un pò zingare chic, sempre poetiche, spiriti liberi ed eterei".
Se le Gypsetter di ieri erano Talitha Getty, Marisa Berenson, Ali Mac Graw e Veruschka, oggi abbiamo Jade Jagger, Helena Christensen e Sienna Miller.
Mete preferite sono: Ibiza con le sue fiestas de la luna, Tangeri, Tulum (Mexico) e Trancoso (Brasile).
Quest'estate io andrò in vacanza in Svezia, e nella valigia metterò tutti i miei jeans, almeno due paia di Converse All Star, i miei leggins, le t-shirt extra large da portare come vestito e qualche camicia a quadri.
Mia madre non approverebbe. D'altronde quando le ho comunicato che partivo per Stoccolma mi ha guardato come si guarderebbe un pazzo.
Ma non posso farci nulla. Vorrei essere una Gypsetter, ma proprio non ci riesco.

- Jade Jagger, Helena Christensen, Sienna Miller -

- Gucci collezione s/s 09 -

- Vecchi gipsy caravans restaurati dalla interior designer Jeanne Bayol -

Hipster style. Cattivo gusto? No, colpo di genio

Posted by Miss Cici on mercoledì 22 luglio 2009. Filed under: ,
4 Comments

Immagine presa da: http://discothequeconfusion.blogspot.com
Così recita un vecchio articolo di giornale in cui mi sono imbattuta oggi (questa volta si tratta di un numero di Grazia del 20/10/2008).
Osservo le foto di Agyness Deyn, Kirsten Dunst, una delle gemelle Olsen, e mi dico che, si, più o meno, ho capito di che si tratta.
Solo che non sapevo che questo modo di vestire avesse un nome.
E prima ancora di rispondere all'amletica domanda della giornalista di Grazia, mi chiedo cosa voglia dire hipster.
Così inizio una ricerca su internet.

Come prima cosa interrogo la fidata Wikipedia, dalla quale apprendo che il termine hipster nasce in America nel lontano 1940, e deriva dalla parola hip che significa "aprire gli occhi a qualcuno".
All'epoca il termine era usato per identificare gli appassionati di musica jazz, che ne fecero un vero e proprio stile di vita, adottando il modo di vestire, di parlare e di muoversi dei grandi musicisti. Tra i caratteri distintivi di questi personaggi: l'umorismo sarcastico, l'atteggiamento rilassato, la povertà auto-imposta e l'uso di cannabis ed altre droghe.
Interessante è la differenza tra Hipsters e Beats, che coesistono durante gli anni '50, condividendo la grande passione per il jazz. Ma, mentre i primi sono figure distaccate, serie e molto abbottonate, i Beats sono più focosi e desiderosi di condividere con la società il loro "amore per il tutto". I primi appartengono generalmente alle classi sociali medio-basse, i secondi, di solito studenti universitari, sono membri della middle ed upper class. Queste differenze si riflettono, ovviamente, sul loro look: "straight-edge" (che letteralmente sta per "rigoroso") e un pò dandy quello degli Hipsters, più trasandato quello dei Beats.

Dopo questo interessante excursus storico, però, mi sento più confusa di prima.
L'unica cosa che mi è chiara, ma che già sospettavo da un pò di tempo, è che ho letto "On the road" di Keruac quando ero davvero troppo giovane per capirlo. Urge rilettura.
Torno a studiare le immagini delle Hipster Celebrities, ma non c'è nulla che mi parli di jazz, low profile e straight edge nel modo di vestire di Agyness.
Per non parlare di Avril Lavigne, che più che a Chet Baker, mi fa pensare ai Green Day.
Continuo, allora, la ricerca.
Si vede la versione moderna dell'Hipster avrà una differente chiave di lettura.

Google mi spedisce sul sito Ninja Marketing, di cui cito testualmente la minuziosa, e poco lusinghiera, definizione di Hipster:

"Nato nel 2000 [NdA: ma non era nato nel 1940? Si vede che ce ne sono due...] nel quartiere di Williamsburg (N.Y.), il termine Hipster deriva dallo slang Hip (informato sulle ultime mode) e vede racchiudere nella sua cerchia adepti di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, sostanzialmente creativi, anticonformisti, amanti dell'arte e delle Indie, senza alcuna ideologia politica ed incuranti dell'attualità (a meno che non si parli di musica). Ciò che li accomuna totalmente sono l'ironia e l'outfit: trucker hat, cappello in perfetto stile Willie, Il principe di Bel Air, bicolore con visiera alzata, occhialoni stile Wayfarer Ray-Ban [NdA: ce l'ho.], t-shirt di rock band degli anni '70-'80, ma anche camice a quadri di flanella e aderenti [NdA: ce l'ho.], pantaloni attillati e stretti fino al polpaccio per lei [NdA: ce l'ho.], mentre l'uomo cerca di entrare a fatica nei modelli femminili. Fondamentali, per lui i baffi con taglio anni '80, sottili e corti; per lei, capelli apparentemente trascurati o con fascia intorno alla testa [NdA: mi manca.]. Le scarpe devono soddisfare due fattori: ultrapiatte e minimali, dunque bene le Converse All Stars e le ballerine [NdA: ce l'ho. Entrambe. E ne ho pure tante.]; anche se, di recente, si sono infilate sotto i piedi degli Hipster anche le scarpe da basket anni '80 tipo Reebok. Per finire, cardigan aderente e kefia dai colori sgargianti [NdA: ce l'ho.], tanto per uscire fuori dal clichè dell'ideologia politica. Rivista preferita: Pig Magazine; sul web seguono assiduamente pitchforkmedia.com, un sito su cui si recensisce musica che odiano. Ormai si parla già di diversi tipi di Hipster: da quello rap a quello funk."
Mi pare di capire che i moderni Hipster hanno poco o niente in comune con i loro predecessori. Se non la passione per la musica ed il fatto di fregarsene di politica e attualità (ammesso che sia vero). Diciamo che tra le tante caratteristiche, non hanno certo scelto le migliori.
Ma la cosa che più mi sconcerta è un'altra.
Sono una Hipster e non lo sapevo????
Non so se avete notato la preminenza di "ce l'ho" sui "mi manca". 5 contro 1.
Eppure non mi reputo una grande conoscitrice di musica, e l'attualità mi interessa parecchio.
Sono una Hipster anomala.

A questo punto, però, sono desiderosa di conoscere qualcosa di più dei miei riscoperti amici Hipster, ed inizio a sondare un numero imprecisato di blogs.
E capisco che:
1. Hipster style: in molti lo apprezzano, in tanti lo disprezzano.
2. Arrivo con un ritardo mostruoso, perchè quasi tutti gli articoli che trovo sono almeno del 2008 (come d'altra parte i miei Wayfarer. E la kefia è addirittura più vecchia. Pensa un pò da quanti anni sono una Hipster inconsapevole...).
3. E' chiarissimo per tutti cosa voglia dire "vestirsi da Hipster", è molto meno chiaro cosa voglia dire "ESSERE un Hipster".
4. E' probabile che nel 2000 ESSERE un Hipster non voglia dire niente.

Ma non mi arrendo.
Da Hipster anomala, interessata a tutto, anche all'attualità, continuerò le mie ricerche finchè, probabilmente quando la moda Hipster sarà ormai superata, non avrò fatto chiarezza.

Per tornare alla domanda della giornalista di Grazia, colpevole di questo lungo sproloquio, non so se l'Hipster style sia geniale (forse è un pò troppo, non trovate?), ma lo trovo di sicuro divertente, soprattutto per chi a fare quegli abbinamenti ci si diverte.
E allora, per quanto mi riguarda, va benissimo così, perchè io sono dell'idea che vestirsi debba essere un divertimento.
Sennò tutti in tuta e non se ne parla più.

A presto,

La vostra Hipster anomala






Benvenuti!

Posted by Miss Cici on martedì 21 luglio 2009.
3 Comments


Benvenuti.
Vorrei presentarmi e iniziare subito a parlare di me, ma onestamente non so da dove cominciare.
Accogliervi in questo mio nuovo blog è un pò come ricevere nella propria nuova casa delle persone che si conoscono appena o affatto e voler fare bella figura con loro mostrando le stanze più belle, i pezzi di arredamento di cui si va più orgogliosi e la splendida visuale di cui si può godere dal terrazzo.
E si finisce per girare per casa come una trottola, inondando di parole lo sventurato di turno, che avrà capito poco o niente e visto ancora meno.
Invece, di far bella figura, si fa un gran casino.
Quindi, vi risparmio la visita guidata di me stessa, nella speranza che tornerete a farmi visita, ed imparerete a conoscermi poco a poco attraverso quel che scriverò.

Per oggi, dunque, vi lascio con un caloroso benvenuto e con la speranza di rivedervi.

A presto!